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IL DONO PER MUKONDO E' ARRIVATO A DESTINAZIONE

(La scuola di Mukondo a Goma – Rep. Democratica del Congo)

La nuova iniziativa a sostegno dei progetti di istruzione e gioco che Digital Broker for Children promuove ogni anno a favore dei bambini delle zone povere della Terra ha avuto il suo compimento, relativamente all'anno 2010, con la consegna a Suor Giovanna (missionaria delle Piccole Figlie) degli ultimi fondi raccolti per la costruzione della scuola primaria di Mukondo. A metà febbraio il presidente di Digital Broker for Children, Edi Righi, si è recato personalmente ad incontrare i missionari italiani che operano nella città di Goma e nel territorio di Mukondo (Repubblica Democratica del Congo) e gli insegnanti della scuola in procinto di divenire operativa al 100 per cento.
Mukondo
Al Presidente, ora di ritorno, abbiamo chiesto una testimonianza.

Ci può descrivere quello che ha trovato nelle sua recente visita a Mukondo?


Mukondo è una zona ancora agricola vicino alla città di Goma. Circa sei/otto chilometri di campagna la separano dalla strada principale che attraversa a Goma. Ma la città si espande a ritmi impressionanti e fra due o tre anni anche Mukondo sarà considerata zone urbana. In questi luoghi una casa si costruisce in una settimana e bastano poche settimane per generare un nuovo quartiere.


In lingua swahili (quella parlata in Congo), Mukondo significa "manciata" "mucchietto": adesso, in effetti, Mukondo è una "manciata" di casupole ed un "mucchietto" di bambini, ma ben presto sembra destinata a diventare una propaggine della mostruosa Goma.

Mukondo
In che senso "mostruosa"?

Il Congo è una nazione senza infrastrutture sociali, senza strutture amministrative funzionanti, con una economia in ginocchio e con frequenti guerre, più o meno locali, portate avanti dai "signori delle armi" che in questo modo si disputano il controllo dei beni naturali, che sono tanti. Laddove non è città (nella quale c'è un minimo di controllo militare), la vita dei singoli dipende da queste bande criminali e, così, la gente cerca di fuggire dalla foresta ed a portarsi verso la città che, sotto questa pressione, si espande in maniera caotica, aggredendo aree che fino a pochi mesi prima erano coltivazioni di banane, patate, manioca, ossia area di rifornimento alimentare di prossimità. Questo determina un cortocircuito che mette in bilico la capacità di sostentamento delle vecchie e nuove popolazioni urbane.
Si aggiunga a ciò che Goma e dintorni sorgono su di un terreno lavico, frutto delle eruzioni del vulcano Nyiragongo, l'ultima delle quali è stata nel 2002 ed ha distrutto una parte importante della città, cattedrale del centro compresa. Ebbene, sotto questo strato profondo di roccia non c'è acqua, per cui gli abitanti devono raccogliere l'acqua piovana oppure utilizzare quella del vicino lago Kiwu. Per una città che si espande violentemente e che sottrae il prezioso terreno agricolo formatosi nei secoli per dare spazio a nuove abitazioni (in genere baracche), l'equilibrio da trovare con la disponibilità delle risorse naturali si rivela molto problematico.

Ciò genera fenomeni di miseria diffusa?
Sicuramente lo stato di indigenza di molti è sotto gli occhi di tutti, eppure non ho visto, se non sporadicamente, situazioni di sottonutrizione. Insomma, adulti e bambini sono abbastanza nutriti, ma le malattie generate dalla sporcizia e dalla ignoranza mietono molte vittime in tutta la popolazione, specie fra i bambini. L'aspettativa di vita di un individuo è attorno ai 48 anni.
Ma per capire il Congo bisogna buttare lo sguardo oltre alla miseria più vistosa. C'è marasma, ma c'è il piacere di vivere; c'è allegria, vitalità, senso della condivisione delle risorse e dell'ospitalità.
E' ancora una società a cui brillano gli occhi per la gioia della vita che viene concessa e che in molti cercano, nonostante tutto, di rispettare. Dunque c'è una energia vitale che permette di accettare la miseria a patto che sia condita da una situazione di pace civile, che per il vero non è così frequente.

Come è possibile individuare uno sbocco positivo a questa condizione?
Cosa può fare Digital Broker for Children?

Con la consapevolezza che i nostri aiuti sono importanti, ma ancora troppo esigui per determinare un sostanziale cambiamento della situazione, abbiamo deciso di aiutare una piccola comunità come quella di Mukondo perché l'efficacia del nostro intervento, seppur circoscritto, sia avvertita in profondità da quella popolazione. Solo la possibilità di offrire una istruzione generalizzata crea i presupposti culturali per costruire delle generazioni future che si impossesseranno degli strumenti per edificare una società ed una economia in grado di superare le lacerazioni ed i ritardi accumulati negli ultimi 100 anni di storia terribile.
Questo è ciò che abbiamo inteso favorire, facendo affluire a Mukondo la maggior parte delle risorse di beneficenza che Digital Broker ed i propri collaboratori hanno devoluto nel corso del 2010. Il progetto "Mukondo, era già stato impostato da qualche anno ed ora ha trovato un primo livello di compimento.
Sei aule (di cui tre ancora in fase di realizzazione), saletta insegnanti, spazi igienici, banchi in legno e cattedre, lavagne, vasca per la raccolta delle acque piovane e presto ( non ancora iniziato) il campo ricreativo-sportivo.
"Con grande onore tutta la popolazione di Mukondo vi accoglie e vi dice . Vi ringraziamo della vostra volontà di contribuire allo sviluppo educativo di questo territorio…" ci hanno detto il Direttore e gli insegnanti della scuola di Mukondo.

Devo ammettere che è stato bellissimo anche per me, a nome di tutta Digital Broker, essere accolto e benvoluto dai bambini di Mukondo.